Tra una registrazione e l’altra del prossimo corso di cucito che sto preparando, cerco di fare qualche pausa e distrarmi smaltendo la montagna infinita di capi che avrei da riparare, provando tra l’altro nuove tecniche di rammendo.
Su Instagram mi continuano ad apparire video di Visible Mending o Rammendo Visibile, una tecnica di riparazione che non mira a nascondere i rammendi del capo, ma anzi esalta e trasforma i difetti in elementi decorativi, creando una sorta di arte tessile.
Siccome i rammendi fatti con questa tecnica mi piacciono moltissimo, mi sono detta: bene, perchè non provare?
In pratica, invece di riparare buchi e strappi cercando di renderli invisibili (come di solito faccio con questa tecnica che trovi sul mio canale Youtube), ho provato a utilizzare il rammendo stesso come elemento di design, come se fosse un ricamo, quello che prevede questa tecnica.

La tecnica del visible mending prevede di utilizzare fili a contrasto per rendere appunto il rammendo visibile e la tecnica che ho provato ad utilizzare io per questo rammendo, prevede di realizzare una tessitura.


Ho scelto dei fili da ricamo a contrasto con il tessuto e ho realizzato una prima prova di rammendo sul buco più grande, utilizzando il fungo da rammendo, come vedo spesso fare nei video, ma essendo i pantaloni che ho rammendato leggermente elastici, l’aver utilizzato il fungo ha creato delle onde sul tessuto. Si vede che ho tirato e allungato il tessuto mentre realizzavo il rammendo con il fungo.

Oltre al tessuto a bozzi, questo primo rammendo mi è venuto con una forma casuale (che inizialmente non mi piaceva molto, ma poi ho iniziato ad apprezzare).

Per il secondo ginocchio ho deciso quindi di provare a:
- disegnare il contorno con il gesso per avere una guida da seguire e realizzare un rammendo con una forma geometrica invece che casuale.


2. realizzare il rammendo da piatto. Quindi invece del fungo per rammendo, ho utilizzato un pezzo di cartoncino e l’ho inserito all’interno della gamba. In questo modo ho potuto realizzare il ricamo tenendo il tessuto piatto, senza rischiare di prendere il tessuto sul retro della gamba e quindi cucire davanti e dietro della gamba insieme con il rammendo.


Ecco poi come ho realizzato il ricamo visibile.
Sono partita dalle linee verticali e ho inserito l’ago un punto più avanti dell’angolo inferiore del quadrato disegnato a gesso, lasciando il filo lungo una decina di centimetri.

Ho realizzato la prima linea con un punto filza.
Per scoprire come fare un punto filza e come ricamare a mano, ti suggerisco il corso di ricamo moderno base a cura di Vanessa Iello su www.cucitoespresso.it.

Per cambiare colonna ho fatto un ultimo punto mettendo l’ago in orizzontale e passando alla colonna successiva, come si vede nella foto qui sopra.
Ho proseguito così finchè non è finito il filo. Ho lasciato altri 10 cm circa di filo liberi.

Sono ripartita con il nuovo filo dal lato opposto, nello stesso modo con cui sono partita all’inizio, quindi un punto avanti e lasciando 10 cm di filo libero.

Ho poi pulito con delle forbicine da ricamo i buchi, per renderli più regolari ed eliminare gli sfilacci (ti consiglio di fare questa operazione per prima non durante il ricamo, io me ne ero dimenticata).

Dove ci sono i buchi ho realizzato un punto filza lungo sopra il buco, e l’ho fatto per tutte le colonne di punto filza che passavano sopra i buchi.

Ecco qui tutte le linee verticali realizzate con i punti filza lunghi che coprono i buchi.

Ho fatto la stessa identica cosa con delle linee orizzontali, quindi sono partita facendo delle righe di punto filza, che si incrociavano con le colonne.

In corrispondenza dei punti lunghi, ho inserito l’ago un filo sì un filo no (visto che ho tenuto il filo di ricamo a tre fili, ho considerato i tre fili come se fossero un unico filo, riconoscere i fili che compongono il filo è la parte che può risultare più complessa). Quindi per esempio infilo l’ago sotto il primo filo da ricamo, sopra il secondo, sotto il terzo e così via fino alla fine. Nel passaggio successivo dovrò invertire l’ordine, quindi infilo l’ago SOPRA il primo filo, SOTTO il secondo, SOPRA il terzo e così via fino alla fine.
Questo tesserà sopra i buchi una tela con i fili da ricamo.

Una volta concluso tutto il ricamo, ho portato tutti i fili redisui sul rovescio.
Per farlo, ho infilato ogni filo nella cruna dell’ago e ho inserito l’ago nel tessuto per portare il filo sul rovescio.



Sul rovescio ho passato i fili tra i punti del ricamo per fissarli.


Ecco qui il ricamo finito dal rovescio (sopra) e dal dritto (sotto).

Ecco i pantaloni con i due Visibile Mending differenti:

Onestamente, a parte il bozzo sui pantaloni, mi piace di più la versione non ordinata, quindi il primo esperimento, quello fatto liberamente, senza griglia.
Lo proverò su altri capi per migliorare la tecnica e sperimentarla in altre versioni, perché il risultato è decisamente migliorabile 😅
Come primo esperimento mi è comunque piaciuto, anche se richiede tanto tempo e pazienza, sicuramente di più che applicare una toppa. Mi sembra comunque per il momento una riparazione resistente, ma vediamo per quanto dura 😅. Forse fatta anche con un pezzo di tessuto di rinforzo può risultare ancora più resistente.
Il ricamo è molto visibile, se lo desideri meno evidente puoi scegliere dei fili tono su tono, che si confonderanno con la trama del tessuto (nel mio caso per esempio avrei potuto scegliere il bianco, il nero o il grigio scuro).