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Storie di cucito: intervista a Elisa | Lizasun presenta CasaLiza

by Ladulsatina
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La storia di cucito di questo mese è quella di Elisa Talentino @lizasun_cucitorocknroll che ci parlerà sia di come ha iniziato a cucire e aperto la sua attività sia di Casa Liza, il suo contenitore creativo, una vera e propria casa dove realizza capi su misura e organizza attività creative, corsi in presenza e giornate/weekend di turismo esperienziale. Casa Lisa si trova nel cuore di Anguillara Sabazia sul lago di Bracciano, a circa 40 minuti dal centro di Roma.


Ciao, presentati!

Ciao, sono Elisa, in arte Lizasun e sono una designer. Dal 2011 mi occupo di cucito e sartoria a 360 gradi: realizzo capi su misura per donne rock’n’roll e sono un’insegnante di cucito.

Come, quando e perché hai iniziato a cucire? 

Ho iniziato a cucire per curiosità da autodidatta, ma appena ho ricevuto in regalo la mia prima macchina da cucire ho capito che mi avrebbe stravolto la vita! È stato il vero colpo di fulmine.
Sono sempre stata una persona creativa e curiosa. 
Ho sempre avuto l’esigenza di imparare a fare cose nuove e dopo aver sperimentato e creato alcune piccole collezioni di bijou e accessori in stoffa, che cucivo a mano nel tempo libero, ho iniziato a desiderare una macchina da cucire. 
In quel momento è iniziato tutto.

Qual è il primo capo che hai cucito? Com’è andata?

La prima cosa che ho cucito è stata una borsa in tessuto: un mezzo disastro!
Era tutta storta, piena di imperfezioni e cuciture approssimative.
Ma l’ho amata e la conservo ancora per ricordarmi da cosa sono partita.

Quando e come hai trasformato la tua passione per la sartoria in professione?

Nella mia vita precedente mi sono laureata in Architettura e ho lavorato per diversi anni come interior designer.
Poi è arrivata la macchina da cucire e ho capito che la sartoria sarebbe stata la strada che avrei voluto percorrere.
Ho imparato a cucire da autodidatta ma ho deciso che avrei voluto conoscere tutti i segreti del mondo ago e filo e nel 2012 mi sono iscritta all’Accademia di Moda Maria Maiani a Roma. 
L’Accademia mi ha aperto le porte alla sartoria e mi ha fatto innamorare follemente.
Dopo gli studi ho deciso di aprire il mio brand, ho creato i corsi di cucito rock’n’roll dove insegno a mia volta tutto quello che ho imparato, con un approccio smart e divertente per far appassionare sempre più persone al cucito.
Poi, lo scorso anno ho aperto Casa Liza, una casa creativa nel centro storico di Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano a pochi km da Roma.

Cos’è e come è nata Casa Liza?

Casa Liza è un contenitore creativo dove realizzo i capi su misura e organizzo corsi in presenza.
Ma non solo.
Essendo una vera e propria casa, con tanto di cucina, camera da letto e tutti i comfort/servizi, organizzo delle giornate o dei weekend di turismo esperienziale: a Casa Liza facciamo attività creative e corsi di cucito insieme ma si può soggiornare e godersi la bellezza del centro storico con i suoi vicoletti arroccati sul lago.
Dopo un lungo periodo di isolamento dovuto dal lockdown, avevo voglia di tornare a stare insieme e ho pensato che sarebbe stato bello avere un posto accogliente dove ritrovarsi.
Così è nata Casa Liza.

Quali sono le difficoltà maggiori che hai riscontrato nell’aprire Casa Liza?

Non è stato facile: ho avuto difficoltà a trovare la casa giusta e quando ormai stavo perdendo le speranze, ho trovato un annuncio appena pubblicato sul sito di un’agenzia immobiliare, ho chiamato e la settimana dopo ho firmato le carte!
Come si dice a Roma “cotta e magnata”.
Inoltre ho deciso di fare personalmente la ristrutturazione. Ho richiamato all’ordine l’architetta che c’è in me, disegnato i progetti, comprato i materiali, stuccato, dipinto, trasformato, arredato.
Alla fine ero esausta.
Ma ne è valsa la pena.

Quali sono sono gli aspetti di Casa Liza che ami maggiormente?

La cosa che amo di più di Casa Liza è la sua anima originale.
È piena di colori, di spazio e luce.
Ha una piccola biblioteca di volumi creativi da cui attingere e che tutti possono consultare su moda, design, arti creative e grafiche e, durante i weekend o le vacanze è aperta all’ospitalità di chiunque voglia prendersi una pausa dal tran tran quotidiano e rilassarsi nel centro storico di un paese affacciato sul lago.

L’errore più clamoroso di cucito/sartoria/modellistica o in generale nel lavoro di stilista e artigiana e la lezione che hai imparato?

L’errore peggiore che ho fatto in questo mio percorso lavorativo è stato realizzare un capo su misura utilizzando la scheda di un’altra cliente (e le sue misure!)
Una catastrofe!
Per fortuna me ne sono accorta prima della consegna e nessuno si è accorta di nulla.
Ma puoi immaginare l’ansia.
🙂
Ho imparato a ricontrollare più di una volta il nome e le schede che preparo per le clienti per gli abiti personalizzati.

In cosa la moda slow e la sartoria ti hanno cambiato la vita?

La sartoria mi ha insegnato tanto. Prima di tutto la pazienza e l’importanza di tenere duro. Ogni cosa, anche la più difficile, con tanto esercizio può essere realizzata. 
Ma soprattutto è cambiato il mio approccio con gli acquisti.
Sapendo cucire posso realizzare i miei capi, sul mio corpo, acquistando tessuti di qualità che possano durare nel tempo e cerco di trasmettere questi valori anche alle ragazze a cui insegno o che si fanno realizzare un capo su misura.

Un libro (di moda/sartoria/modellistica) che ci consigli di leggere?

Un libro molto importante e che mi ha aiutato molto nel mio lavoro è “Guida ai tessuti per realizzare progetti di sartoria” di Cristelle Beneytout, un manuale fatto bene per capire quali tessuti utilizzare per ogni progetto.
Può essere utile soprattutto a chi inizia a cucire ed è alle prime armi, perché esiste un tessuto giusto per ogni progetto!

Che consiglio/consigli daresti a chi vuole iniziare a cucire?

Per chi vuole iniziare a cucire direi: fallo subito!
Il cucito è bellissimo, intrigante, rilassante e da grandi soddisfazioni.
All’inizio consiglio sempre lanciarsi e sperimentare, la precisione arriva con l’allenamento e tanti progetti imprecisi.
L’importante è imparare step by step e divertirsi, come ripeto spesso durante le lezioni di cucito rock’n’roll.

E a chi vuole trasformare la propria passione per la sartoria in lavoro?

Per chi invece sogna di trasformare la sua passione in un lavoro consiglio due cose che per me sono state davvero importanti: 

– Studiare

Frequentare corsi, workshop e prendere in considerazione di fare un percorso di studi in Accademie di Moda è necessario per conoscere e avere a disposizione tutti gli strumenti e le tecniche utili per la professione

– Fare un piano

La progettazione non è importante solo per realizzare capi o accessori ma anche per capire come organizzare l’attività lavorativa. Bisogna analizzare il mercato, capire bene il target a cui rivolgersi, fare un business plan per capire la fattibilità e avere un approccio non statico ma flessibile ai cambiamenti. 

Mente aperta e cuore alto!

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Da qualche mese sto lavorando a un nuovo progetto. È la prima volta che ne parlo e sono un po’ emozionata a raccontarlo.
Sto lavorando a dei nuovi servizi di consulenza creativa.
Sempre più spesso mi capita di essere contattata da donne che mi chiedono consigli su diversi aspetti del loro hobby che vorrebbero trasformare in lavoro: pareri sui prodotti, aiuto nella comunicazione online o sulla brand identity o sulla gestione dei contenuti online.
Ho deciso quindi di mettere a disposizione la mia creatività e la mia esperienza sul campo come designer e che da anni lavora anche con la comunicazione online per aiutare i piccoli brand e le piccole realtà a migliorare la loro identità e la loro voce unica e originale.
Dita incrociate!


Grazie Elisa ❤️

Qui trovate tutti i dettagli di Casa Lisa e come prenotare.

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