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Storie di cucito: intervista a Matilde | La mia mamma

by Ladulsatina
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La storia di cucito di questo mese è speciale, perché é quella della mia mamma, Matilde 🤗 Il suo hobby preferito è da sempre la maglia (chi mi segue da un po’ su Instagram vede spesso le sue creazioni, compresi bellissimi maglioni vintage che ho recuperato direttamente dagli anni ’70 e ’80 e ancora perfetti). Negli ultimi anni, da quando è diventata nonna, si è avvicinata anche al cucito. Oggi alterna bellissimi lavori a maglia a progetti di cucito sempre più complessi.

Ecco la sua storia di cucito. Buona lettura 🤗❤️


Ciao, presentati!

Ciao, sono Matilde, insegnante di Matematica e Scienze, da 7 anni in pensione. Vivo a Milano da quando ero ragazzina, ma sono nata ad Annicco in provincia di Cremona. Il mio hobby preferito da sempre è il lavoro a maglia, tralasciato per parecchi anni durante il periodo lavorativo ma ripreso con la nascita della mia prima nipotina. Da allora non mi sono più fermata.  Altro hobby è leggere e ultimamente ascoltare audiolibri, è rilassante ascoltarli mentre lavoro a maglia o cucio.

Matilde, la mia mamma, mentre realizza a maglia il maglione del mio abito da sposa.

Come, quando e perché hai iniziato a cucire? 

Ho ereditato da mia mamma una macchina per cucire, sostituita da una Necchi Prima all’inizio degli anni 2000, usata pochissimo e solo per fare qualche orlo o rifare le cuciture se il capo si scuciva in qualche punto. Nel 2020, ho iniziato a fare la tester per il corso base di Cucito Espresso e ho cucito la mia prima shopper. Da allora non mi sono più fermata: ho acquistato una Juki elettronica soprattutto per l’infila aghi (che, ironia della sorte, non funziona più) e per la possibilità di regolare la velocità e abbassare automaticamente l’ago.

Qual è il primo capo che hai cucito? Com’è andata?

Il primo capo di abbigliamento cucito da sola è stato un top per la mia nipotina Matilde, per me invece una t-shirt (sempre come tester) dopo aver seguito il corso sulla tagliacuci. In realtà il mio primissimo capo cucito è stata una gonna cucita durante un corso in presenza tenuto da Martina a Milano nel 2019, però quello è stato un corso seguito soprattutto per curiosità, per vedere se riuscivo a realizzare qualcosa, non avevo ancora l’idea del cucito come hobby. 

Il primo capo di abbigliamento cucito da Matilde, la mia mamma, per Matilde, mia figlia.

Qual è il capo che hai cucito a cui sei più legata? Perchè?

L’abito Lipari, il primo abito della mia vita cucito da me. Martina mi aveva regalato una bellissima stoffa plumetis blu con piccoli ricami bianchi e ho pensato di utilizzarla per l’abito. Per essere più sicura di non fare errori per il capo con quella stoffa e per verificare se la taglia era corretta, se ci fossero dei passaggi in cui dovevo porre attenzione per non sbagliare o se c’’erano modifiche da effettuare ho acquistato un tessuto di cotone (a pois) e ho fatto prima una blusa e un abito di prova. Mi sono così accorta che avevo scelto una taglia troppo grande e che la vestibilità su di me migliorava con l’aggiunta di un elastico in vita sul dietro. Ho realizzato quindi il mio abito Lipari che indosso sempre con orgoglio. Qualche tempo prima mai avrei pensato di riuscire a fare altro se non qualche piccolo lavoretto.

Matilde indossa la blusa Lipari di prova, dell’abito in Plumetis blu definitivo non abbiamo foto 😅 ma confermo che l’ha indossato tutta estate!

E il capo più difficile che hai cucito? Perché è stato difficile?

Finora ho realizzato capi non difficilissimi, procedo man mano a piccoli passi, per me ho voluto realizzare un altro abito modello Lipari in viscosa e ho capito che non è semplice lavorare con quel tessuto, che è molto scivoloso, ma che mi ha insegnato a superare anche quella difficoltà. Ultimamente ho realizzato delle tutine e dei pantaloncini con i piedini per la mia nipotina Margherita. Ho trovato difficile cucire la suola delle scarpine con la taglia cuci.

La tutina cucita da Matilde per Margherita.

Quando e dove cuci?

Cucio quando ho voglia di realizzare qualcosa, e capita sempre più spesso, la sera di solito compongo i cartamodelli, mentre ascolto un audiolibro o seguo una trasmissione in TV, poi appena posso mi ritaglio il tempo di cucire e cucio tutto di seguito fino a quando non finisco, di solito riesco a finire il capo nel giro di uno o due giorni, dipende dalla complessità. Non ho uno spazio dedicato al cucito, in soggiorno ho un bellissimo tavolo lungo sul quale appoggio la macchina per cucire, e dove taglio. Da poco sono riuscita a ricavare uno spazio nel mio piccolo studio per la tagliacuci spostando il computer di mio marito.  

Quante e quali macchine hai? 

Ho due macchine per cucire, una meccanica, la Necchi Prima, una elettronica, la Juki ZL 20 punti e una tagliacuci Juki MO 654 DE.

Scegli prima il tessuto o il cartamodello? Cartamodelli in taglie o disegni tu i tuoi capi? 

Finora ho utilizzato sempre cartamodelli trovato o su Burda o online (ho scoperto in questi giorni dei modelli per bambini su https://www.etsy.com/ ) , a parte per le t-shirt che ho clonato da una che mi piaceva particolarmente.  E scelgo il tessuto in base a quello che il modello suggerisce.

Matilde indossa una t-shirt che ha clonato da una t-shirt che aveva nell’armadio e che ha cucito direttamente con la sua tagliacuci.

L’errore di cucito più clamoroso e la lezione che hai imparato?

L’errore più clamoroso è stato durante la cucitura dell’abito Lipari di prova, nel cucire la gonna al corpetto in tagliacuci non sono stata attenta, non ho disteso bene il tessuto e ho fatto un piccolo taglio nel corpetto, per fortuna me ne sono accorta quasi subito, ma ancora adesso sto pensando a come risolvere il danno. Non oso pensare a come mi sarebbe dispiaciuto se avessi fatto questo errore con la stoffa definitiva.  Un altro errore che ho fatto è quello di tagliare su stoffa messa semplice dei pantaloncini e non ricordarmi che le due parti devono essere simmetriche e non uguali, e quindi ritrovarmi con lati che non coincidevano, non avevo più tessuto e quindi ho dovuto ingegnarmi per risolvere il problema. Ultimamente ho rifatto lo stesso errore con due maniche, ma per fortuna avevo stoffa a sufficienza per rimediare. Quindi ho imparato che quando taglio devo riflettere su quello che sto facendo, non devo essere superficiale e andare in automatico anche se ho già realizzato diverse volte quei capi e quando cucio a non avere fretta, meglio fermarsi spesso e controllare per bene quello che si sta facendo.

Cuci solo per te o anche per altri?

Cucio soprattutto per i nipoti (pantaloncini, gonne, felpe, t-shirt, cappellini). Per me ho cucito una gonna, l’abito Lipari, lo scaldacollo e il cappello Spezia. 

Un completino di doppia garza cucito da Matilde, mia mamma, per Matilde, mia figlia.

In cosa il cucito ti ha cambiato la vita?

Ho scoperto un altro hobby che riesce a darmi soddisfazione, come il lavoro a maglia con la differenza che con il cucito nel giro di uno o due giorni riesco a finire il lavoro, a differenza della maglia che per realizzare anche solo un capo piccolo per bambini ci impiego molto più tempo. Ma soprattutto mi ha fatto capire che con pazienza, impegno e volontà di imparare si riesce a fare anche ciò che poco prima si credeva impossibile da realizzare.

Cappottino realizzato a maglia da Matilde, mia mamma, per Matilde, mia figlia. Ho cucito io la fodera interna al cappotto di lana, realizzata in pile di cotone.

Da quando cuci è cambiato il tuo modo di fare acquisti/shopping? Se sì come?

Sto un po’ più attenta ai tessuti con cui sono confezionati i capi e alle rifiniture.

Che consiglio/consigli daresti a chi vuole iniziare a cucire?

Di credere in se stessi, di non avere paura di sbagliare, di armarsi di pazienza, di rifornirsi di strumenti adatti e di buona qualità, io ad esempio tagliavo sempre malissimo e mi ero convinta di non saperlo fare, problema risolto semplicemente acquistando forbici adatte  e cutter.

Inoltre di iniziare con progetti semplici per imparare ad utilizzare al meglio la macchina per cucire, e appena si può acquistare una tagliacuci, ideale per cucire il jersey ma anche per rifinire velocemente tutti i capi: io non riuscirei più a stare senza.

Qual è il tuo prossimo progetto di cucito?

Mi piacerebbe realizzare un altro abito, aggiungendo qualche conoscenza di cucito in più.

Matilde indossa la blusa Lipari che si è cucita.

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